La stagione europea della Fiorentina è partita con il piede giusto: una vittoria larga e convincente in Conference League che conferma la solidità della squadra e il progetto di crescita costruito in estate. L’avvio promettente offre buone prospettive non solo in Europa, ma anche per il campionato italiano, dove Napoli, Inter, Atalanta e Juventus puntano alla Champions, mentre Roma e Bologna cercano conferme in Europa League.
Stefano Pioli si è rivelato la scelta strategica giusta: il tecnico, tornato dall’Arabia affascinato dall’idea di ritrovare una piazza conosciuta e apprezzata, ha portato esperienza e credibilità, riuscendo a conciliare qualità di gioco e risultati concreti. Nel debutto stagionale, la Fiorentina ha mostrato un equilibrio efficace, con Kean e Gosens protagonisti in attacco e il tris completato da Gudmundsson dopo l’espulsione di un avversario.
La dirigenza, guidata dal dg Ferrari e dal ds Pradè, ha lavorato con metodo, rinforzando la squadra senza inseguire opportunità facili ma selezionando profili adatti al progetto. L’arrivo di Dzeko e Piccoli, unito alla conferma dei protagonisti della passata stagione, invia un segnale chiaro alla concorrenza: la Fiorentina è pronta a recitare un ruolo da protagonista sia in Italia sia in Europa. L’attacco, combinazione di esperienza e qualità, rappresenta un punto di forza, mentre il resto del campionato osserva con attenzione la crescita strutturale dei viola, in grado di dare continuità a risultati e ambizioni.