L’Inter di Cristian Chivu debutta in campionato con un perentorio 5-0 contro il Torino, dimostrando non solo solidità, ma anche carattere e personalità. Il risultato, netto e travolgente, cancella l’ombra della finale di Champions persa contro il PSG e rilancia le ambizioni nerazzurre per la stagione che inizia. La differenza tra la gestione Chivu e quella di Inzaghi emerge in modo netto sul campo. Il tecnico romeno ha subito messo in chiaro il suo marchio: un’Inter più dinamica, con idee chiare e piena di variazioni tattiche, pronta a lanciare un messaggio chiaro alle big del campionato.
Nel match d’esordio spiccano alcune novità emblematiche. Petar Sucic, giovane croato arrivato dalla Dinamo Zagabria, si impone subito nel centrocampo nerazzurro: titolare come mezzala, è considerato un’alternativa anche come regista, soprattutto in assenza di Calhanoglu. La sua capacità di adattarsi a più ruoli simbolizza la nuova flessibilità voluta da Chivu.
In attacco, Marcus Thuram conferma la sua ascesa: doppietta e continuità negli spazi, ma soprattutto un ruolo reso più dinamico, meno fisso, rispetto a quanto visto nella stagione di Inzaghi. La sua versatilità è cruciale in un reparto in evoluzione.
A completare la festa, le reti di Lautaro Martinez, Alessandro Bastoni – che ha aperto le danze con un colpo di testa preciso – e Ange-Yoan Bonny, che ha firmato l’esordio in nerazzurro con un gol decisivo poco dopo essere entrato in campo. Cinque marcatori diversi per una squadra viva e cinica. In sintesi, l’Inter in salsa Chivu parte forte con personalità, assetto tattico rinnovato e uomini nuovi già protagonisti: un mix che fa ben sperare per il proseguo della stagione.