Lecce, il laboratorio di Corvino: da Siebert a Stulic, ecco i nuovi talenti scelti per il futuro

Pantaleo Corvino non tradisce la sua filosofia. Anche in questa sessione di mercato il direttore dell’area tecnica del Lecce ha scelto la via meno battuta, quella che punta sulla scoperta e sulla valorizzazione, piuttosto che sulla sicurezza dei nomi già affermati. Dopo la cessione importante di Nikola Krstovic, approdato allo Sporting Lisbona per una cifra vicina ai 15 milioni, il “Corvo” ha ricostruito il mosaico giallorosso con due prestiti di lusso – Francesco Camarda dal Milan e Riccardo Sottil dalla Fiorentina – e sei innesti a titolo definitivo, tutti profili giovani, sconosciuti al grande calcio ma con prospettive di crescita. Corvino, del resto, ha ribadito ancora una volta il suo credo: «Non cerchiamo ciò che è già pronto, ma ciò che può diventarlo. La potenzialità deve trasformarsi in qualità». Una filosofia che ha già portato frutti concreti con i casi di Hjulmand, Dorgu e Krstovic, giocatori arrivati nel Salento da semisconosciuti e oggi protagonisti su palcoscenici internazionali. Il nuovo gruppo di “scommesse” parte da Kouassi, centrocampista ivoriano di gamba e dinamismo, per arrivare a Siebert, difensore tedesco cresciuto nel settore giovanile dell’Hertha Berlino e dotato di fisicità imponente. Con loro anche Perez, giovane terzino spagnolo capace di spinta costante sulla fascia, e Ndaba, mediano irlandese di scuola Ipswich con caratteristiche di interdizione. A rinforzare il reparto difensivo c’è Sala, centrale italiano con margini di crescita ancora inesplorati, mentre in attacco la scommessa è Stulic, punta montenegrina che in patria ha mostrato istinto realizzativo e fiuto per il gol. Nessuno di loro ha mai calcato i campi dei top 5 campionati europei, ma tutti condividono lo stesso obiettivo: trasformarsi in un nuovo caso di successo, come i predecessori lanciati da Corvino. Il Lecce, per il quarto anno consecutivo in lotta per la salvezza, riparte così dal suo laboratorio di talenti, con la speranza che intravedere prima degli altri significhi, ancora una volta, vincere la scommessa.